Moda uomo: come sono cambiate le tendenze nell’ultimo secolo – parte 1

Passa il tempo, cambiano le mode ma alcuni grandi classici tornano a ripetersi creando così vere e proprie icone fashion, dagli accessori ai completi. La moda maschile non fa certo eccezione e nei secoli ha saputo regalarci stili innovativi e capaci di riflettere appieno epoche e rivoluzioni storiche.

Dai blazer al doppio petto passando per gli stili dandy e hipster, la moda uomo dal 1900 ad oggi ha creato stili innovativi, eccentrici, disinvolti ed eleganti, mixando accessori e tessuti più disparati, per stupire e sedurre facendo sempre tendenza.

La moda maschile nei primi del 900:

La Belle Époque riflette lo stile e la moda londinesi, ispirati ai Royals come il Re di Inghilterra, vero e proprio riferimento per lo stile maschile di inizio secolo. Gli abiti sono eleganti ma disinvolti per dare quel tocco di spigliatezza anche agli abiti più formali, molto diffusi soprattutto nel completo giacca, gilet e pantaloni. Il gilet è per l’epoca l’accessorio irrinunciabile, rigorosamente indossato slacciato mentre i pantaloni si portano con il risvolto.

Lo smoking, visto per la prima volta in società alla fine dell’800, è un abito molto diffuso, riservato alla sera, e indossato sia nella versione ad un petto che a doppio petto.

Le scarpe maschili più diffuse all’epoca erano gli stivaletti, nello stile chelsea boots, in versioni con o senza tacco e allacciate con lacci o bottoni. Accessori irrinunciabili per i gentleman dell’epoca erano anche bastone e cappello.

La moda maschile negli anni ‘20:

Gli anni 20 hanno segnato un’epoca per quanto riguarda la moda; dopo la guerra lo stile fu dettato da Parigi e dagli stilisti francesi come Lanvin e Chanel. Gli abiti si ispiravano all’abbigliamento sportivo ed erano caratterizzati dalla semplicità di tagli e finiture. I ruggenti anni ’20, segnati dal rilancio economico a seguito della guerra, hanno per protagonisti abiti dal taglio comodo, giacche e pantaloni ampi, rigorosamente in tessuto tweed.

La moda maschile nella prima metà del ‘900:

Dopo la seconda guerra mondiale arrivò in Europa tutto il fascino degli Stati Uniti con l’accoppiata jeans e t-shirt a farla da padrone. I jeans, capo di abbigliamento prima riservato agli operai, divennero un trend mondiale indossato da star di Hollywood e divi della musica per approdare allo streetwear.

Gli anni ’50 si caratterizzano per l’eleganza; la moda uomo infatti non rinuncia al completo pantaloni e polo impeccabile nemmeno nelle occasioni informali. Icone di stile come Cary Grant, capaci di influenzare le masse, indossavano sempre completo e giacche con fiore all’occhiello.

Altra icona di stile degli anni ’50 è Marlon Brando con uno stile opposto a quello del gentleman fondato su look casual e sbarazzino composto da jeans e maglietta bianca.

 

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